Idropulitrice: quando utilizzarla e come sceglierla

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Idropulitrice

L’idropulitrice è un dispositivo funzionale, il quale consente, grazie all’emissione di un potente getto d’acqua, di pulire in modo rapido ampie superfici, come quelle di un capannone, di un cortile o di un terrazzo, nonché biciclette, moto e automobili.

Semplici da utilizzare e disponibili in vari modelli, adatti a diverse tipologie di utenti, non devono essere confuse con le pulitrici o aspiratrici a vapore, dalle quale si differenziano tanto per il funzionamento quanto per l’ambito di impiego.

In questo articolo scopriremo in quali contesti risulta utile disporre di un’idropulitrice e come scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze.

Idropulitrice: contesti di utilizzo

Le possibilità di impiego di questi macchinari sono estremamente varie, anche grazie alla possibilità, offerta dalla maggior parte dei modelli, di sostituire gli ugelli per modificare portata e potenza del getto. Questo aspetto non deve essere sottovalutato, in quanto consente di intervenire su superfici differenti nel modo migliore, evitando di rovinarle, ma garantendo al contempo una perfetta eliminazione di sporco, muffe e incrostazioni.

È proprio questo l’aspetto interessante di questi dispositivi: la loro azione pulente non si limita a rimuovere polvere e sporco superficiale, ma agisce anche sulla sporcizia più persistente e duratura, evitando all’utilizzatore di dover grattare le superfici, azione che potrebbe rovinare pavimentazioni, muri, carrozzerie dei veicoli e via dicendo.

Le idropulitrici risultano dunque molto utili quando si desidera pulire senza sforzo:

  • le ampie pavimentazioni di cortili, terrazzi e capannoni;
  • muri di mattoni e di cemento;
  • garage e capannoni in lamiera;
  • piscine;
  • veicoli, quali automobili, camper, moto e via dicendo;
  • grondaie e tettoie;
  • scale;
  • recinzioni.

Inoltre, alcuni accessori consentono di agire in modo molto efficace anche su angoli difficili da raggiungere, fughe e spazi molto ristretti. Data l’elevata portata del getto d’acqua, l’utilizzo preferenziale è quello negli spazi aperti oppure all’interno di strutture che consentano di eliminare facilmente l’acqua in eccesso, come i già citati capannoni e garage.

Idropulitrice: quali aspetti valutare prima dell’acquisto

Nel momento in cui si decide di acquistare un’idropulitrice, è fondamentale valutare con attenzione alcuni parametri, in particolare il tipo di alimentazione, la portata e la pressione dell’acqua.

La portata permette di sapere quanta acqua viene erogata dal dispositivo in un’ora di utilizzo. La valutazione di questo fattore consente di identificare i modelli adatti a un impiego domestico e quelli perfetti invece per uso professionale. I primi dispongono in genere di una portata massima che può andare dai 400 ai 500 litri, ma esistono anche ottimi modelli con portata non superiore ai 350 litri all’ora; i secondi hanno invece portata superiore, la quale può raggiungere e superare, nei modelli più efficienti, i 900 litri all’ora.

Anche la pressione varia notevolmente e permette di capire se un modello è adatto a un impiego professionale o se si adatta meglio a quello in contesto privato e domestico. Le idropulitrici professionali dovrebbero permettere di ottenere getti d’acqua più potenti, i quali corrispondono a pressioni pari o superiori ai 400 bar.

Al contrario, i modelli per impiego domestico possono mettere a disposizione getti sempre potenti, ma un po’ più delicati, i quali consentono di trattare in modo perfetto anche le superfici meno resistenti senza correre il rischio di rovinarle. In linea generale, chi desidera utilizzare l’idropulitrice per lavare il cortile di casa, il terrazzo o l’automobile, può optare per modelli con pressione compresa tra i 100 bar e i 180 bar.

Per quanto riguarda l’alimentazione, i modelli domestici sono in genere dotati di cavo elettrico, mentre quelli professionali dispongono di motore a scoppio.

Altro aspetto che può fare la differenza è la marca; optando per un marchio conosciuto, si avrà la certezza di disporre di un dispositivo davvero efficiente, duraturo e di ottima qualità. Tra i migliori modelli in commercio rientrano le idropulitrici elettriche e a scoppio Annovi Reverberi, acquistabili anche online, su siti specializzati come quello di Leroy Merlin.

È meglio un’idropulitrice o un pulitore a vapore?

I meno esperti potrebbero pensare che questi due dispositivi, entrambi destinati alla pulizia di ampie superfici, siano simili e, in alcuni contesti, intercambiabili. In realtà, si tratta di due macchinari diversi.

Mentre l’idropulitrice, come abbiamo visto, permette di eliminare le incrostazioni e le muffe su superfici anche molto ampie attraverso un getto d’acqua regolabile, ma sempre potente, le pulitrici a vapore utilizzano, come dice il nome stesso, il vapore per sciogliere lo sporco e igienizzare le superfici.

Altre differenze riguardano:

  • il contesto di utilizzo: mentre le idropulitrici devono essere utilizzate preferibilmente all’aperto, i pulitori a vapore possono essere impiegati in casa e, in generale, negli ambienti chiusi;
  • quantità di acqua utilizzata: le idropulitrici necessitano di un buon quantitativo d’acqua e, per questo, durante l’utilizzo, devono essere collegate a un rubinetto attraverso l’apposito tubo in dotazione. Diversamente da queste, le pulitrici a vapore dispongono di un serbatoio nel quale inserire l’acqua che verrà trasformata in vapore;
  • tempi di asciugatura: le superfici trattate con le pulitrici a vapore impiegano molto meno tempo ad asciugare rispetto a quelle trattate con le idropulitrici.

Valutando le proprie necessità e il contesto di impiego, sarà davvero semplice capire se si ha bisogno di una pulitrice a getto d’acqua o a vapore.