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L’amaro, icona della tradizione gastronomica italiana, è un liquore dalle sfumature complesse e dal sapore distintamente amarognolo. Nato dall’infusione di erbe, radici e spezie in alcool, ogni amaro racconta una storia fatta di territori, antiche ricette e segreti tramandati. Non è solo una semplice bevanda, ma un viaggio sensoriale attraverso la botanica e l’arte della distillazione. Mentre l’amaro ha le sue radici nell’antichità, utilizzato come rimedio e tonico, oggi è celebrato come bevanda sofisticata e versatile, perfetto da sorseggiare da solo o come ingrediente in cocktail. Scopriamo insieme cos’è l’amaro e come prende vita.
Come nasce l’amaro: origine e usi
L’amaro, chiamato anche bitter, è una tipica bevanda da consumare dopo i pasti in Italia. Si tratta di un liquore la cui gradazione alcolica supera il 15%, ottenuto immergendo in alcool una combinazione di erbe che conferiscono un gusto prevalentemente amaro.
Fin dai tempi antichi e durante il Medioevo, si era soliti immergere piante, radici e spezie nel vino per creare una bevanda con proprietà digestive e terapeutiche. Furono i monaci benedettini nei monasteri europei, durante il Medioevo, a preservare e diffondere le conoscenze botaniche e fitoterapiche. All‘interno dei monasteri, questi monaci coltivavano erbe medicinali e le utilizzavano per creare liquori amari, utili sia come supporto alla digestione sia come rimedio per diversi disturbi. Questa pratica, con le sue proprietà digestive, è stata perpetuata attraverso i secoli, passando dai monasteri alle farmacie, dagli artigiani ai grandi produttori, consolidando l’Italia come uno dei leader nella produzione di amari.
Come viene prodotto l’amaro?
Molti tra gli amari italiani più noti nascono da storie legate a vecchi monasteri, dall’intuizione di un farmacista o da una formula di famiglia passata di generazione in generazione. Questo “saper fare” ha beneficiato della vasta biodiversità della flora italiana, che sin dai tempi antichi ha offerto erbe e radici con proprietà aromatiche e curative. Ingredienti selezionati e una combinazione equilibrata di erbe, radici e spezie sono essenziali per produrre un amaro di qualità! Per farlo, bisogna immergere gli ingredienti vegetali (le “botaniche”) in alcool etilico a 96°, un processo che può durare fino a 40 giorni. Una volta terminata l’infusione, l’amaro viene filtrato e, a seconda dei casi, può essere diluito con acqua distillata per ridurre la gradazione alcolica o arricchito di zucchero per moderare il sapore amaro. Infine, l’amaro viene messo in bottiglia, o eventualmente invecchiato in fusti per affinare ulteriormente il suo sapore prima di raggiungere i consumatori.
Quali erbe si usano per fare l’amaro?
La produzione dell’amaro prevede l’uso di una varietà di erbe, radici, cortecce, fiori e spezie per conferire il caratteristico sapore amaro e gli aromi distintivi. La composizione esatta varia da una marca all’altra e molte ricette sono tenute segrete. Tuttavia, alcune delle erbe e degli ingredienti più comuni utilizzati nella produzione di amari includono:
- Gentiana: Una delle erbe più amare, spesso utilizzata come base per molti amari.
- Artemisia (Assenzio): Conferisce un gusto amaro e aromatico.
- China: La corteccia di questa pianta è spesso usata per il suo sapore amaro e tonificante.
- Rabarbaro: Le radici sono utilizzate per il loro gusto amaro e astringente.
- Angelica: Radici e semi sono utilizzati per il loro sapore e aroma.
- Enebro: Conferisce un sapore leggermente pungente e pinaceo.
- Anice: Aggiunge un sapore dolce e liquoroso.
- Alloro: Aggiunge note fresche e leggermente speziate.
- Melissa (Balsamo al limone): Usata per il suo sapore rinfrescante e leggermente citrico.
- Cardamomo: Conferisce note speziate e aromatiche.
- Coriandolo: Aggiunge note agrumate e speziate.
- Sambuco: I fiori e le bacche sono utilizzati per il loro sapore dolce e fruttato.
- Menta: Offre freschezza e note mentolate.
- Salvia: Contribuisce con un sapore leggermente astringente e aromatico.
- Camomilla: Aggiunge dolcezza e note floreali.
- Finocchio: Conferisce un sapore dolce e anisato.
- Zedoaria: Una radice con un sapore caldo e legnoso.
Oltre a questi, ci sono molti altri ingredienti che possono essere utilizzati in base alle tradizioni locali, alle preferenze del produttore o alle specifiche caratteristiche che si desidera dare. La combinazione e la proporzione di questi ingredienti, insieme al processo di infusione, determinano il sapore, l’aroma e le caratteristiche distintive di ogni amaro.
Come si degusta un amaro?
Degustare un amaro significa apprezzare a pieno le sue sfumature aromatiche e i suoi diversi sapori. Questa esperienza sensoriale richiede attenzione e cura nei dettagli. Ecco alcuni passi per degustare un amaro nel modo giusto:
- Ambiente: Assicurati che l’ambiente in cui ti trovi sia tranquillo e privo di odori forti che potrebbero interferire con la tua degustazione.
- Vista: Osserva il colore dell’amaro versandolo in un bicchiere trasparente, preferibilmente a calice. Il colore può darti una prima idea sulla tipologia di erbe utilizzate e sull’eventuale invecchiamento del liquore.
- Olfatto: Avvicina il bicchiere al naso e annusa lentamente. Questo ti permetterà di individuare i profumi primari. Dopo aver agitato leggermente il bicchiere, annusa nuovamente per rilevare altri aromi, più nascosti. L’amaro può presentare note erbacee, speziate, agrumate, floreali e molto altro.
- Gusto: Assapora una piccola quantità di amaro, facendolo scivolare sulla lingua e permettendo alle papille gustative di riconoscere le diverse sfumature. Alcuni amari avranno un inizio dolce seguito da una forte nota amara, mentre altri saranno equilibrati o avranno un finale persistente. Cerca di identificare i diversi sapori e le erbe che lo compongono.
- Tatto: La sensazione al palato è importante quanto il gusto. Un amaro può essere setoso, oleoso, astringente o avere altre texture. Nota come si comporta in bocca e quanto persiste la sensazione dopo averlo inghiottito.
- Post-assaggio: Dopo aver inghiottito, valuta la persistenza degli aromi e dei sapori. Un amaro di buona qualità avrà un finale lungo e piacevole, con aromi che persistono e si evolvono nel tempo.
- Confronto: Se stai degustando più di un amaro, assicurati di pulire il palato tra uno e l’altro. Puoi fare ciò bevendo un sorso d’acqua o mangiando un pezzo di pane neutro.
Che sia gustato puro in un bicchiere da grappa, arricchito con un tocco di limone o scaldato con una scorza d’arancia durante i mesi freddi, l’amaro è universalmente amato e riconosciuto in tutto il mondo.
Qual è la differenza tra amaro e liquore?
L’amaro appartiene alla famiglia dei liquori, tuttavia la distinzione tra liquore e amaro risiede principalmente nel contenuto di zucchero: mentre l’amaro, come suggerisce il suo nome, ha un contenuto zuccherino ridotto che gli conferisce un gusto distintamente amarognolo, i liquori tradizionali presentano una dolcezza maggiore dovuta a un più alto contenuto di zuccheri.
La quantità di zucchero contenuta in un amaro o in un liquore può variare notevolmente in base alla marca, alla ricetta e al paese di produzione. Tuttavia, possiamo fornire alcune linee guida generali:
Amaro:
- L’amaro, per definizione, ha un sapore prevalentemente amaro dovuto all’infusione di erbe, radici e altre botaniche.
- La quantità di zucchero in un amaro può variare, ma tendenzialmente è inferiore rispetto ai liquori dolci. Alcuni amari possono contenere dai 10 ai 100 grammi di zucchero per litro, ma ci sono amari con contenuti ancora minori o maggiori.
Liquore:
- I liquori sono bevande alcoliche zuccherate che possono derivare da una vasta gamma di ingredienti, come frutta, erbe, noci, spezie, fiori, ecc.
- Il contenuto di zucchero nei liquori è spesso maggiore rispetto agli amari. Alcuni liquori possono contenere dai 100 ai 500 grammi di zucchero per litro o anche più, a seconda del tipo e della dolcezza desiderata.
L’amaro nei cocktail
L’amaro ha conosciuto una vera e propria rinascita nel mondo dei cocktail, diventando un ingrediente chiave per molti mixologist di fama internazionale. Originariamente consumato come digestivo, oggi è protagonista di molteplici combinazioni, aggiungendo profondità e complessità ai drink. La sua natura amarognola contrasta e bilancia dolcezza e acidità, creando un equilibrio perfetto in molti cocktail. Dai classici a nuove creazioni innovative, l’amaro sta scrivendo un nuovo capitolo nella storia della mixologia. E mentre i bartender continuano a sperimentare, l’amaro dimostra la sua versatilità e la sua essenza ineguagliabile in ogni sorso.
Quali sono i migliori amari da comprare (anche online)?
La scelta di un amaro può dipendere dai gusti e anche dalla tradizione, ma in genere ci sono comunque dei prodotti che, per la loro qualità, per il loro marchio o il nome, sono particolarmente famosi ed apprezzati. Parliamo per esempio dei dieci migliori amari che si possono trovare anche su Amazon, partendo dal classico numero uno: l’Amaro del Capo.
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Amaro del Capo
L’Amaro del Capo, il prodotto diventato simbolo della Distilleria Caffo, è il risultato dell’elaborazione di una ricetta della Calabria, antica e pregiata. Il prodotto si è migliorato di volta in volta grazie all’esperienza della famiglia Caffo, che lo ha reso sempre più aromatico e distinto.
L’Amaro del Capo è un liquore formato dalla saggia commistione di 29 diverse erbe e radici calabresi: noto per aiutare la digestione, è dotato di un sapore intenso, forte, di carattere.
Alcune fra le erbe con le quali è prodotto l’Amaro del Capo hanno spiccate proprietà digestive, come per esempio l’arancio dolce, l’arancio amaro, la liquirizia, o il ginepro.
Il suo gusto aromatico, apprezzato in genere da ogni palato, lo contraddistingue come uno dei più famosi, amati e commercializzati fra gli amari italiani. Il prodotto va bevuto ghiacciato per esaltare le sue caratteristiche organolettiche.
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Amaro Montenegro
L’amaro Montenegro è un liquore digestivo alle erbe di antica tradizione (viene prodotto fin dal 1885). Questo amaro è il classico ammazzacaffè che vediamo servito al termine di un pasto abbondante ed è senza dubbio uno degli amari più famosi ed apprezzati, non solo in Italia, ma anche all’estero. La sua storia è nobile ed antica: l’aro venne invitato da un nobile, Stanislao Cobianchi, che per fuggire ad un destino impostogli dalla famiglia decise di recarsi in Montenegro dove conobbe un amaro, il karik, che riprodusse in Italia con le erbe tipiche della nostra nazione. L’amaro Montenegro è contatto da una gradazione alcolica di 23°, ha un gusto vellutato, dolce e non eccessivamente forte. Può essere consumato liscio o con ghiaccio o ancora con soda.
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Diesus Amaro Del Frate
Diesus Amaro Del Frate è un altro amaro che merita senz’altro di trovarsi nella classifica dei dieci migliori amari. Questo prodotto nasce negli anni ’60, e rimane da sempre uno dei prodotti di pinta dell’azienda piemontese Barbero. L’Amaro del Frate è stato uno dei primi amari ad essere conosciuti dagli italiani nel dopoguerra, per questo motivo è particolarmente noto ed apprezzato nel Belpaese.
Il prodotto risata dall’infusione di vini ed alcuni tipi di erbe aromatiche, fra le quali ricordiamo china, timo, e genziana.
Il suo nome caratteristico deriva dal fatto che storicamente veniva prodotto nei conventi, come tanti altri liquori.
Il gradiente alcolico di questo prodotto, dal gusto delicato, è piuttosto basso per il genere: 18°.
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Petrus Boonekamp
Il Petrus Boonekamp è un amaro prodotto dalla DIAGEO Italia Spa.
Secondo la storia, questo amaro venne prodotto per la prima volta da Petrus Boonekamp nel 1777. Nonostante non esista alcun riferimento storico ad un personaggio dal nome simile, secondo la tradizione fu proprio lui a distillare per la prima volta una serie di piante, fra cui l’angelica archangelica, l’aloe socratica, e la alpina officinarum. Il prodotto ha una gradazione alcolica alquanto elevata, 45°. Alcune versioni del prodotto, come il Petrus alla Menta ed il Petrus Gold, hanno una gradazione alcolica inferiore.
Il Petrus Boonekamp generalmente viene consumato a temperatura ambiente e liscio. Taluni preferiscono degustarlo nel cocktail Petrus Cola.
- La tradizionale etichetta nera della bottiglia...
- Presenta al naso aromi erbacei e floreali, con...
- Colore mogano intenso e luminoso
- Il gusto è decisamente amaro, equilibrato e...
- Petrus va normalmente degustato liscio a...
- Origine storica: L'amaro Petrus Boonekamp viene...
- Ingredienti esotici: La ricetta originale include...
- Influenza internazionale: Da quando è stato...
- Variegata composizione: Oltre alle erbe...
Fernet Brancamenta
L’amaro Fernet Brancamenta è un amaro molto caratteristico e conosciuto in Italia. Prodotto da sempre con la ricetta segreta del Dottor Fernet e di Bernardino Branca, la storia narra che risultò efficace nel corso di un’epidemia di colera nel corso del 1800.
Fernet Branca Menta è prodotto ancora oggi nella Distilleria Fratelli Branca, a Milano. Questo liquore di sapore amaro è prodotto con erbe e con spezie dei quattro continenti, fra cui genziana, curaçao, zafferano, arancia amaro, mirra ed altre spezie, su una base di alcool di vite.
Fernet Brancamenta ha una gradazione alcolica di 39° e viene generalmente servito liscio oppure con ghiaccio.
- Il Brancamenta è un amaro con una fine nota di...
- Viene conservato per oltre un anno in botti di...
- Note di degustazione: Ha un sapore leggermente...
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- Faremo il possibile per consegnarti questo...
- Tipo di alcol: Bitter
- Provenienza: Italy
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Unicum
L’Unicum è un amaro ungherese prodotto con erbe medicinali. La leggenda nasce che questo prodotto fu presentato all’imperatore d’Austria da Josefz Zwack, e che il re esclamò assaggiandolo “Das ist sin Unikum!” (ovvero, “Questa è una specialità”). Da qui il nome dell’amaro, che oggi è fregiata da una croce dorata su uno sfondo rosso, per ricordare il plauso imperiale. Il prodotto è ancora oggi creato con una formula segreta, trasmessa dalla famiglia di Zwack, che comprende almeno 40 piante medicinali. L’amaro Unicum viene fatto invecchiare in barili di quercia. Il prodotto ha una gradazione alcolica del 42% e viene servito tradizionalmente liscio o con ghiaccio.
- Distillato di eccellenza, la prima fase del suo...
- Nella seconda fase dell'invecchiamento, Unicum...
- Confezione con 2 Bicchieri
Jägermeister
L’amaro Jägermeister, liquore tedesco a base di erbe, viene prodotto in Germania dal 1934.
Liquore molto noto in tutta Europa, tradizionalmente impiegato come digestivo, è un prodotto che viene creato utilizzando almeno 56 varietà di erbe, di frutti, radici, spezie. La ricetta ancora oggi è segreta.
Lo Jägermeister è un liquore con gradazione alcolica del 35%, molto gradito come dopocena, e viene apprezzato in tutta Italia. Viene servito generalmente liscio.
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Amaro Ramazzotti
L’amaro Ramazzotti è un amaro tipicamente italiano, conosciuto però in tutto il mondo, ed è l’amaro più importato in assoluto in Germania.
L’Amaro Ramazzotti viene prodotto per la prima volta a Milano, nell’anno 1815. La ricetta venne ideata da un farmacista bolognese che lavorava a Milano, Ausano Ramazzotti. Da allora divenne un amaro cult in tutta Italia.
Questo amaro viene prodotto usando 33 diverse varietà di erbe, radici, spezie fra cui arancio di Sicilia, anice stellata, chiodo di garofano. Il prodotto viene degustato liscio o con ghiaccio, solitamente come digestivo, al termine del pasto. Molti cocktail utilizzano l’amaro Ramazzotti come base o ingrediente principale. L’amaro Ramazzotti è anche particolarmente leggero: ha solo 11 gradi.
- Dal 1815, è il risultato di una perfetta...
- Liscio o miscelato, ideale per accompagnare quei...
- ASPETTO: limpido ebano intenso
- OLFATTO: avvolgente ed armonico, con aromi di...
- GUSTO: corposo, caratterizzato da un retrogusto...
Radis – Amaro d’Erbe
Un altro celebre amaro che viene molto apprezzato in Italia ed entra di diritto nella classifica è il Radis – Amaro d’Erbe. Storico amaro italiano, prodotto dall’infusione di diverse erbe aromatiche, viene prodotto dalla Stock Spa.
Con un gusto delicato, armonico ed equilibrato, è un amaro ideale per chi prediliga sapori non troppo forti. Si consuma in genere come digestivo, liscio, ma è anche base di alcuni drink.
La gradazione alcolica del Radis è del 32%.
- TIPO DI AMARO: amaro alle erbe conosciuto per il...
- PROFUMO: tra l’amaro e il dolce, con un delicato...
- GUSTO: equilibrato, intense note di 30 piante...
- METODO DI PRODUZIONE: deriva da infusi ed estratti...
- METODO DI CONSUMO: da degustare dopo i pasti,...
Amaro Cynar
L’amaro Cynar è un amaro a base di foglie di carciofo, arricchito con un infuso di 13 diverse erbe e piante. Il prodotto ha una gradazione alcolica abbastanza ridotta (16,5°) ed un gusto delicato. Reso noto come uno degli aperitivi digestivi più celebri di tutta Italia, ancora oggi colpisce per il suo profumo, per il sapore delicato, ma persistente, e per la gradazione leggera che lo rende adatto a tutti i palati.
- Cynar è un liquore a base di carciofo noto per la...
- Metodo di produzione: ottenuto da una ricetta...
- Profilo sensoriale: al palato si presenta erbaceo...
- Colore: caratterizzato da un colore ambrato con...
- Come servirlo: è ottimo come base per lo Spritz...
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Ultimo aggiornamento 2024-09-18 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API